Artista sensibilissimo e raffinato, fu con Marinuzzi, Guarnieri, Molinari e Toscanini uno dei direttori più rappresentativi della sua generazione e uno dei maggiori del nostro tempo.
Personalità geniale e versatilissima, dotata di qualità direttoriali autoritarie e trascinanti che gli consentirono di affrontare con pari sicurezza e assoluto dominio partiture del repertorio sia sinfonico sia teatrale, rivelò di possedere una tecnica agguerritissima e una padronanza straordinaria dell’orchestrazione conquistate negli anni della prima giovinezza. Fu infatti nel periodo trascorso a Montecarlo che Victor de Sabata si mostrò particolarmente interessato alle possibilità coloristiche di ogni singolo strumento e poté maturare quella padronanza della concertazione e affinare il gusto timbrico che gli consentì di avvicinarsi con particolare fortuna anche al repertorio francese, soprattutto a Debussy e Ravel, autori in cui diede prova della sua raffinata sensibilità interpretativa.
Dotato di una memoria straordinaria che gli permetteva di dirigere con estrema sicurezza composizioni tra le più complesse senza seguire la partitura e in possesso di un infallibile intuito nell’individuare anche le più sottili imperfezioni, fu sempre assai esigente e pretese da se stesso e dagli esecutori il massimo delle possibilità interpretative.
Osannato dalla critica e amato dagli artisti che diresse nella sua lunga carriera, fu direttore personalissimo e avocò a sé ogni responsabilità interpretativa pur nel rispetto del segno scritto al quale, tuttavia, guardò con una personalissima visione del fraseggio e delle inflessioni coloristiche. Questa concezione lo portò a offrire interpretazioni del repertorio tradizionale che possono considerarsi riletture critiche intese quale programmatica e, in un certo senso, polemica opposizione alla routine direttoriale che aveva ormai cristallizzato in formule di maniera il patrimonio operistico anche contemporaneo.
In tal senso, se il suo approccio a Puccini portò alla “riscoperta” di dettagli soprattutto sinfonici, tanto che sia Bohème sia Madama Butterfly sia Tosca furono restituite alla loro originale concezione interpretativa, anche opere di Verdi, sulle quali più pesantemente si erano accumulati compiacimenti dinamici, esasperazioni timbriche ed espressive, furono ricondotte entro i canoni di una fedele e rigorosa interpretazione stilistica. Parimenti la sua sensibilità acutissima e l’interesse per i valori strumentali lo fecero avvicinare con intuito infallibile al teatro francese e a quello wagneriano, rivelando per unanime consenso della critica una capacità di penetrazione psicologica pressoché inimitabile soprattutto in Tristano e Isotta.
Della sua singolare personalità di direttore, costantemente ostile alla routine, tra i vari giudizi espressi dalla critica, particolarmente significativo quello di G. M. Gatti che sottolineò come spesso mostrasse una “natura dionisiaca di artista che rivive la pagina non con la dedizione del professionista esperto ma obbedendo all’impulso della sua natura e della sua viva intelligenza creativa … Ed è perciò che sarà ricordato specialmente come interprete di opere romantiche e che il suo Tristano rimarrà nella memoria come un modello insuperato… Sotto l’aspetto virtuosistico egli era insuperabile fra tutti i direttori d’orchestra contemporanei e il suo gusto lo portò a preferire il poema sinfonico straussiano, mentre tutto ciò che era passato attraverso il filtro neoclassico non lo interesso e respinse decisamente i prodotti delle scuole più recenti” (Gatti, Victor de Sabata, 1958).
da: Treccani: Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 39 (1991). Autore: Raul Meloncelli
L’intensissima attività direttoriale di Victor de Sabata nei maggiori teatri europei e d’oltreoceano è riportata di seguito. La cronologia si basa sul libro “L’Arte di Victor de Sabata” di Teodoro Celli (ERI/RAI) ed è stata completata da ulteriori informazioni. Esistono ancora alcune lacune, che diversi appassionati stanno completando, e che riporteremo man mano.
Data | Titolo | Compositore | Dove | Orchestra | Interpreti | Note |
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25 ottobre 1932 | Rossini | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | |||
25 ottobre 1932 | Meyerbeer | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | |||
25 ottobre 1932 | Donizetti | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | |||
25 ottobre 1932 | Mascagni | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | |||
17 novembre 1932 | Coriolano, ouverture | Beethoven | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
17 novembre 1932 | Impressioni brasiliane | Respighi | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Prima esecuzione a Milano. |
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17 novembre 1932 | L'Apprenti sorcier | Dukas | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
17 novembre 1932 | Don Chisciotte | Strauss R. | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
17 novembre 1932 | La Gazza ladra, sinfonia | Rossini | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
26 dicembre 1932 | Il Crepuscolo degli dei | Wagner | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Lotte Burck, Aurora Oltrabella, Isidoro Fagoaga, Augusto Beuf, Nazzareno de Angelis, Fabio Rochi; regia Mario Frigerio; allestimento scenico Caramba; scene Rovescalli, Santoni, Stroppa |
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29 dicembre 1932 | Andrea Chénier | Giordano | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Beniamino Gigli, Gina Cigna, Giuseppe Danise |
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2 febbraio 1933 | Salome | Strauss R. | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Giulia Tess, Angelica Cravcenko, Alessandro Dobei, Gaetano Viviani |
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13 febbraio 1933 | concerto | Wagner | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Dirige musiche di Wagner nel 50° anniversario della morte. |
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19 febbraio 1933 | Tosca | Puccini | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Beniamino Gigli, Iva Pacetti, Giuseppe Danise |
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12 marzo 1933 | Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 (Pastorale) | Beethoven | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | È il primo concerto di de Sabata trasmesso per radio. |
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12 marzo 1933 | Impressioni brasiliane: Notte tropicale, Butantan, Canzone e danza | Respighi | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
12 marzo 1933 | Parsifal, Incantesimo del Venerdì Santo | Wagner | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
12 marzo 1933 | Semiramide, sinfonia | Rossini | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
15 marzo 1933 | Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 (Pastorale) | Beethoven | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
15 marzo 1933 | Novelletta | Martucci | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
15 marzo 1933 | Bourrée (trascr. orch. Notte) | Chabrier | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
15 marzo 1933 | Il lago incantato, leggenda | Ljadov | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
15 marzo 1933 | I Maestri cantori di Norimberga, preludio atto primo | Wagner | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | Sinfonia in re maggiore della "della pendola" o "della campana" (Grove 101) | Haydn | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | L'Apprenti sorcier, scherzo | Dukas | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | Impressioni di Spagna: Notte in Oriente | Guarnieri | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | Tre miniature per i piccoli | Santoliquido | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | Rapsodia ebraica | Zolotarëv | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
19 marzo 1933 | Morte e trasfigurazione, poema sinfonico | Strauss R. | Roma Accademia di Santa Cecilia |
Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia | ||
12 aprile 1933 | Aida | Verdi | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | Bianca Scacciati, Aurora Buades, Aureliano Pertile, Benvenuto Franci, Santiago Font, Giuseppe Flamini; scenografia Marchioro e Santoni; regia Mario Frigerio |
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2 maggio 1933 | Sinfonia n. 40 in sol minore | Mozart | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
2 maggio 1933 | Éros et Psyché | Franck | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
2 maggio 1933 | Petruska (1° quadro) | Stravinski | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
2 maggio 1933 | Preludio, fanfara e fuga | Tommasini | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
2 maggio 1933 | Tannhäuser, ouverture | Wagner | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Toccata per organo, trascritta da F. Ghedini | Frescobaldi | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Suite adriatica | Lualdi | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Semiramide, sinfonia | Rossini | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Bourrée fantasque | Chabrier | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Il lago incantato e Baba-Jaga | Ljadov | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
6 maggio 1933 | Morte e trasfigurazione | Strauss R. | Milano Teatro alla Scala |
Orchestra del Teatro alla Scala | ||
14 maggio 1933 | Falstaff | Verdi | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | Giacomo Rimini (Falstaff), Ernesto Badini (Ford), Dino Borgioli (Fenton), Emilio Venturini (Cajus), Giuseppe Nessi (Bardolfo), Giulio Tomei (Pistola), Rosa Raisa (Alice Ford), Edith Mason (Nannetta), Elvira Casazza (Quickly), Nadia Kovaceva (Meg); regia di Giovacchino Forzano, bozzetti e figurini di Antonio Valente, coreografia di Angiola Sartorio, prima ballerina Bianca Gallizia, maestro del coro Andrea Morosini. |
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20 maggio 1933 | Sinfonia in sol minore | Mozart | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
20 maggio 1933 | Éros et Psyché | Franck | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
20 maggio 1933 | Petruska | Stravinski | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
20 maggio 1933 | Elegia e Menestrelli, dai Quattro poemi per orchestra | Pick-Mangiagalli | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
20 maggio 1933 | I Maestri cantori di Norimberga, ouverture | Wagner | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
21 maggio 1933 | Toccata (trascritta dall'organo da G.F. Ghedini) | Frescobaldi | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
21 maggio 1933 | Bourrée fantasque | Chabrier | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | ||
21 maggio 1933 | Preludio, fanfara e fuga | Tommasini | Firenze Maggio Musicale |
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino | Prima esecuzione per Firenze. |