TESTIMONIANZE
Numerose sono le testimonianze di chi ha conosciuto e lavorato con Victor de Sabata. Vi invitiamo a scoprirne alcune.
Franco Abbiati – Tino Bacchetta – Nicola Benois – Leonard Bernstein – Paul Bülow – Maria Caniglia – Giuseppe Caruso – Eliana Ceccato de Sabata – Ugo Corti – Mario Dorizzotti – Franco Fantini – Pierino Gaburro – Piero Gamba – Gianandrea Gavazzeni – Umberto Giordano – Carlo Maria Giulini – Alfredo Mandelli – Lorin Maazel – Virgilio Mortari – Giuseppe Padalino – Goffredo Petrassi – Ferdinando Previtali – Francesco Ranzani – Nino Sanzogno – Francesco Siciliani – Giulietta Simionato – Enzo Soldatini – Giorgio Strehler – Arrigo Tassinari – Renata Tebaldi – Ugo Ojetti – Giorgio Vigolo – Vincenzo Vitale – Alberto Zani
Testimonianze tratte da:
“Victor de Sabata – Nel centenario dalla nascita”
Teatro alla Scala, 1992
Ringraziamo il Teatro alla Scala per l’autorizzazione a riprodurre questo testo.
Immagine di Victor de Sabatadi Alfredo Mandelli
Una fotografia di gruppo, ripresa nel giardino di un palazzo. Dieci ragazzi e quattro ragazze, in tenute dal gusto ancora ottocentesco, che vorrebbe esser di gala. Al centro, tra le fanciulle, un ragazzo dal volto ovale, con un rotolo di musica in mano.
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Per Victor de Sabatadi Gianandrea Gavazzeni
È proprio per lui, per Victor de Sabata, che possiamo dire: una vita intera calata nella vita della musica. Tra quante esistenze di musicisti il nostro tempo ha conosciuto — compositori, interpreti — è stata la sua tra le più totali e assolute.
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Ricordo di Victor de Sabatadi Lorin Maazel
Il debutto di Victor de Sabata con la Pittsburgh Symphony nella stagione 1948-49 fece scalpore nell’ambiente musicale americano. Non s’era mai visto né sentito uno come lui. Fantasia sconfinata, repertorio esotico, galvanizzante presenza scenica, impressionante conoscenza degli strumenti: tutto contribuiva a mandare in estasi uditorio e orchestrali.
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Progetto d’Artistadi Vincenzo Vitale
Claude Debussy, disegnando la partitura di Jeux, creò un’opera la cui esecuzione non potrà mai affidarsi al mestiere, anche se scaltrito, del comune sbacchettatore. Uscire da quel labirinto sottile e filigranato, non lasciarsi abbagliare e stordire dai guizzi coloristici del contesto strumentale…
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Testimonianze tratte da:
“L’arte di Victor de Sabata” di Teodoro Celli
ERI/Edizioni RAI, Torino, 1978
Testimonianze di
Orchestrali
Tino Bacchetta
Violinista dell’Orchestra della Scala
Giuseppe Caruso
Prima tromba dell’Orchestra della Scala
Ugo Corti
Viola dell’Orchestra della Scala, e poi capo del personale del Teatro
Mario Dorizzotti
Percussionista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia
Franco Fantini
Primo violino di spalla dell’Orchestra della Scala
Pierino Gaburro
Primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia
Giuseppe Padalino
Violino dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia
Francesco Ranzani
Primo oboe dell’Orchestra della Scala
Enzo Soldatini
Prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia
Arrigo Tassinari
Flautista concertista e primo flauto dell’Orchestra della Scala
Alberto Zani
Violinista dell’orchestra della Scala
Altre testimonianze
Victor de Sabata e Triestedi Eliana Ceccato de SabataTratto da: “Lungo il Novecento. La musica a Trieste e le interconnessioni tra le arti”
Era nato a Trieste, il 10 aprile 1892 ed è mancato a Santa Margherita Ligure, l’11 dicembre 1967. Al mare.
È nato e spirato accanto al suo tanto amato mare.
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Dai diari (1935)di Umberto GiordanoTratto da : Diari di Umberto Giordano, 2013, Foggia. Comune di Foggia, Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci. A cura di Carmen Battiante
Alle 12 e ½ assisto alla prova antigenerale di Fedora alla Scala diretta da de Sabata e cantata dalla Cobelli e da Pertile. Sono rimasto entusiasta della concertazione di de Sabata, nervosa, colorita, elastica, precisa : tutte le piu’ belle risorse che si possono ottenere.
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Piero GambaDirettore d’orchestra
Per manifestare la profonda venerazione, indelebile, che tutti abbiamo per il Maestro Victor de Sabata, basti citare la frase pronunciata da un musicista anglosassone, fra le tante espressioni fervorose che mi furono dette da artisti di tutto il mondo e che ebbi l’immensa gioia di trasmettere personalmente al Maestro: Gli dica che Lo aspettiamo in ginocchio.